Mindfulness

Quasi tutte le culture hanno sviluppato delle pratiche che aiutano le persone a coltivare la consapevolezza del momento che stanno vivendo. Tutte le religioni del mondo utilizzano dei metodi che permettono agli individui di focalizzare la loro attenzione; dalla preghiera alla meditazione, dallo yoga al tai chi. Ognuna di queste tradizioni ha come obiettivo quello di focalizzare intenzionalmente la propria consapevolezza in un modo che trasformi la vita delle persone in modo positivo.

La Mindfulness si propone di trasporre queste conoscenze e queste pratiche dall’ambito religioso all’ambito medico, psicologico e psicoterapeutico.

La mindfulness è la consapevolezza che emerge se prestiamo attenzione in modo intenzionale, nel momento presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza momento per momento (Kabat-Zinn, 2003). Vivere in piena consapevolezza significa abbracciare la propria vita in tutta la sua ricchezza trovandovi uno spazio per crescere in forza e saggezza. La nostra educazione, i nostri condizionamenti e certi automatismi ci spingono a preoccuparci ed angosciarci quando le cose della vita non vanno come noi vorremmo, e ci impediscono anche di apprezzare e godere di tutto il buono che ci circonda. Inoltre, il nostro potente cervello spesso ci porta altrove rispetto a dove siamo (nel passato o nel futuro), con il risultato che molte volte siamo stressati, distratti, preoccupati, e diventiamo estranei a noi stessi e alla nostra vita. La piena consapevolezza ci propone, tappa dopo tappa, di disciplinare la nostra mente imparando a governare la nostra capacità di attenzione e di ricollegarci a tutti i nostri sensi. Il primo passo consiste nell’imparare a fermarsi. A questo siamo poco abituati, essendo continuamente in balia di una mente iperattiva, continuamente presi da qualche attività e sopraffatti da pensieri automatici.

 Coltivare una comprensione esperienziale della mente è uno dei focus principali della mindfulness: in questo modo riusciamo non solo a conoscere le nostre menti, ma anche ad accogliere con gentilezza e compassione i nostri mondi interni e le menti degli altri.  Anziché vivere in modo automatico e superficiale diventiamo consapevoli dei modi di funzionamento automatico della nostra mente e abbiamo così la possibilità di fare delle scelte che rendono possibile il cambiamento. 

Molti studi scientifici hanno dimostrato che la mindfulness favorisce diversi effetti benefici nella nostra vita.  In particolare può modellare l’attività e la crescita delle parti del cervello responsabili delle nostre relazioni, della nostra vita emotiva e della nostra risposta fisiologica allo stress. 

Altre ricerche rivelano che la mindfulness rafforza il funzionamento del corpo: la sua capacità di guarigione, le risposte immunitarie, la reattività allo stress, il livello di energia percepito, e il senso generale di benessere fisico (Davidson, Kabat-zinn, Schumacher et al., 2003).

MINDFUL-EATING (Mangiare in Piena Consapevolezza)

Raramente ci prendiamo il tempo per valutare quanta fame abbiamo realmente, o per focalizzarci sul cibo che mangiamo o ancora per assaporarne il sapore e il piacere che ne deriva. Di conseguenza mangiamo spesso quando non abbiamo realmente fame e lo facciamo troppo velocemente, assumendo quantità eccessive o cibi non salutari.

Le diete dimagranti che insegnano a ridurre le calorie giornaliere o ad eliminare certi cibi si sono dimostrate insostenibili e quindi inefficaci. Circa il 95% delle persone che perde peso facendo la dieta, lo riacquista in un arco di tempo che va da 1 a 5 anni. Fare la dieta, inoltre, può favorire una relazione non sana con il cibo.

La Mindful-Eating è molto efficace nell’aiutare le persone a gestire abitudini alimentari sregolate e a connettersi ai meccanismi di autoregolazione del corpo e delle proprie emozioni. Tutto questo favorisce un rapporto con se stessi basato sulla comprensione, accettazione e cura, e porta ad una maggiore capacità di regolare il proprio peso corporeo.