La ricerca di vie “brevi” per la psicoterapia si impone quasi di necessità nel nostro tempo riguardo a diversi fattori: sociologico (per la crescente richiesta di aiuto psicologico da parte di tutte le classi sociali), preventivo (la presa di coscienza oggi, dell’importanza della salute mentale e del valore della prevenzione anche in campo psichico), ed economico.
Molti studiosi hanno scientificamente dimostrato che la psicoterapia breve (se sostenuta da una approfondita e specifica preparazione da parte del clinico, fatta di capacità di diagnosi, una profonda conoscenza della psicodinamica, una vasta padronanza delle tecniche di intervento, e di peculiari doti di accoglienza, comprensione, accettazione empatica) non diminuisce l’efficacia del trattamento, anzi, si impone come terapia di elezione nelle situazioni esistenziali transitorie che determinano uno stato di disagio sociale e di sofferenza. Questi “incidenti di percorso” sono tipici della condizione umana quando la pressione di un evento traumatizzante porta a vivere disagio e difficoltà di adattamento.
Nella psicoterapia breve assume particolare valore offrire al paziente i mezzi psicologici più idonei a far sì che nei momenti di crisi egli sia in grado di farvi fronte senza il costante ricorso all’aiuto esterno.
La psicoterapia breve si caratterizza per la precisa identificazione del focus del trattamento, per la selezione dei pazienti che possono beneficiarne, e per l’utilizzo di una grande varietà di tecniche di intervento e procedure in modo da affrontare efficacemente la diversità di patologie, motivazioni e interessi presentati dai pazienti.